San Lorenzo Bellizzi è un piccolo borgo di circa 700 abitanti e vive principalmente di agricoltura, allevamento e mestieri artigianali.
É situato nel Parco nazionale del Pollino e si possono ammirare la suggestiva Riserva naturale Gole del Raganello e le meravigliose timpe di San Lorenzo Cassano e della Falconara.
Sabato 13 Novembre, classica giornata corta e uggiosa. Cosa si fa? Dove si va? In queste situazioni prendere l’auto e farsi qualche ora di viaggio per raggiungere un nuovo borgo non è mai una scelta saggia soprattutto quando il tempo è incerto.
Nessun ripensamento questa volta, vada come vada.
San Lorenzo Bellizzi è circondato dalle spettacolari montagne del Parco Nazionale del Pollino, il più grande parco d’Italia. Offre ai visitatori tranquillità, splendide passeggiate nella natura e un’abbondante cucina locale.
Ero già stato di passaggio in questo posto ma non l’ho mai visitato perchè ero diretto ad un’escursione nelle gole del raganello.
Una volta raggiunto il Borgo di San Lorenzo Bellizzi il clima come immaginavo non era dei migliori. La nebbia mi preoccupava ma per fortuna non pioveva e questa era già una buona notizia, però il freddo degli 800 metri del posto si sentiva tutto…d’altronde siamo a pochi passi dal pollino, cosa dovevo aspettarmi?
Sceso dall’auto ho sentito subito nell’aria l’odore del fumo che fuoriusciva dai caminetti ed è stata una sensazione piacevole perchè mi faceva sentire a casa.
A pochi passi fortunatamente trovo il Campanile Medievale che porta nel cuore del borgo tramite le sue “viuzze” strette ma tanto belle da essere fotografate grazie anche alle particolari ceramiche e insegne impresse nelle mura.
Il tour però non dura molto…le giornate sono cortissime e in montagna lo sono ancor di più. Trascorsa un’oretta ad esplorare il piccolo borgo, prima di rientrare in auto la fortuna mi è apparsa d’avanti…ecco un spiraglio di luce che spazza via un po di nubi per dare vita ad un bellissimo tramonto celato dietro quella fitta nebbia.
Non ho potuto fare altro che ritornare velocemente vicino il campanile e scattare qualche foto con questo bellissimo cielo arancio che fa da sfondo al campanile ed ero felice,perchè ero riuscito a portare a casa la foto che immaginavo!
Tra passato e presente
Delle origini di San Lorenzo Bellizzi si sa molto poco, tuttavia esiste un antico documento greco del 1141 che cita le “case in Bellizzi”.
La vita non è mai stata facile in questo pittoresco borgo di montagna ma i Sanlorenzani, come vengono chiamati i locali, sono sempre stati conosciuti per la loro vera grinta: nei secoli di vari feudi hanno tenuto fermamente la loro posizione chiedendo ai loro governanti “dacci terra o … terra”
Negli anni ’40 il paese era un tipico esempio delle difficoltà affrontate dai meridionali italiani: l’unica strada che collegava San Lorenzo con il mondo era una secolare mulattiera. Non c’era elettricità, né fognature.
Stanchi di tutto ciò, i Sanlorenziani nel marzo 1949 si radunarono tutti nella piazza centrale armati di sbarre di metallo, forconi e zappe, gridando “Vogliamo acqua, elettricità e una strada!”
Circondarono il municipio e mandarono a casa i dipendenti. Un comitato di governo è stato eletto dalle persone in rivolta per trattare con l’autorità centrale. La loro tenacia e determinazione hanno ripagato ancora una volta: è stata costruita una strada, alla fine sono arrivate acqua ed elettricità.
Con il passare degli anni i giovani di San Lorenzo si trasferirono in città più grandi e in coste straniere più ricche. Negli ultimi 40 anni il centro storico è rimasto disabitato.
Qualche anno fa l’antica chiesa bizantina è crollata durante un terremoto. La gente del posto ha preso in mano la faccenda (sì, ancora una volta) e ha costruito una bella piazza panoramica con i resti del campanile della chiesa sul retro.
Tuttavia, circa 60 case tradizionali in pietra che sono state trasferite nella proprietà del consiglio locale si stanno lentamente sgretolando perché non ci sono soldi per il restauro così l’amministrazione locale mise all’asta 25 vecchie case in pietra al prezzo di una moto.
Da vedere anche:
- La Chiesa di San Lorenzo, che si trova nel nuovo abitato di Sgrotto, nell’area superiore del borgo.All’interno, custodisce: un crocifisso rinascimentale, una statua lignea di San Lorenzo Martire del ‘700 e un interessante altare.
- La Cappella della Madonna del Carmine che è un edificio di culto del XIX secolo del centro storico di San Lorenzo Bellizzi. Presenta una facciata sobria in pietra vista, con portale litico ad arco a tutto sesto e monofore in vetro decorato. All’interno, conserva una statua lignea di Sant’Antonio da Padova decorata in oro zecchino, del XVII secolo.
- La Chiesa del Crocifisso che è situata a circa un chilometro dal centro storico di San Lorenzo Bellizzi, nell’omonima contrada. L’attuale struttura è frutto di un ampliamento della precedente cappella, del 1288, avvenuto nel 1890 grazie al contributo di tanti cittadini emigrati nella città di New York, tutti ricordati su una lapide marmorea posta sul lato destro della chiesa, compreso il loro contributo versato.
- Il monumento ai caduti di San Lorenzo Bellizzi
- Le caratteristiche fontane
Nonostante il tempo avverso è stato un tour rapido e piacevole questo a San Lorenzo Bellizzi.
Ho scoperto un borghetto poco conosciuto e sottovalutato ma con un aspetto davvero incredibile che vi riporta indietro nel tempo e vi consiglio assolutamente di visitarlo!