Se sei alla ricerca di un viaggio in Calabria che ti porti alla scoperta dei borghi più belli e suggestivi della regione, sei nel posto giusto. In questa guida ti parlerò di uno dei borghi più affascinanti e pittoreschi di Calabria: Altomonte.

Questo piccolo comune, situato in provincia di Cosenza, è famoso per la sua architettura medievale ben conservata e per il suo fascino romantico che lo rende un luogo ideale per celebrare matrimoni ed eventi speciali.

Scopriamo insieme cosa rende Altomonte così speciale e perché dovresti includerlo nella tua lista dei luoghi da visitare in Calabria.

Altomonte, situato nel cuore della Calabria, è un incantevole borgo che attira molte coppie desiderose di sposarsi in un luogo romantico e suggestivo. Infatti, Altomonte è famoso per essere il “borgo dei matrimoni“, grazie alle sue bellezze architettoniche e paesaggistiche che rendono ogni cerimonia nuziale un’esperienza indimenticabile.

Il centro storico di Altomonte, con le sue stradine acciottolate, le chiese barocche e i palazzi nobiliari, crea un’atmosfera romantica e unica nel suo genere. Inoltre, la vista panoramica sulla valle del fiume Coscile e sul Parco Nazionale del Pollino rende il borgo ancora più suggestivo.

L'antico borgo deimatrimoni

Salendo tra i vicoli del borgo, si giunge prima alla Torre Pallotta, appartenuta alla nobile famiglia signora di Brahalla dalla seconda metà del XIII secolo fino agli inizi del XV secolo, periodo in cui subì importanti rifacimenti. La parte superiore presenta un secondo stile rispetto alla parte inferiore, con una finestra al secondo livello decorata da una bifora in pietra di tufo scolpita ad archi ogivali in stile gotico, probabilmente realizzata nel 1206, così come la monofora del terzo livello. La diversa altezza dei piani suggerisce differenti utilizzi, testimonianza del loro scopo originale. Oggi restaurata e adibita a sede espositiva, la Torre rappresenta una tappa imperdibile.

Da qui, è facile raggiungere Piazza Tommaso Campanella, dove è possibile ammirare e visitare la bellissima chiesa di Santa Maria della consolazione.

Il nome della piazza e la statua nel suo centro, opera di Domenico Laterza, sono dedicati a un illustre personaggio di origini calabresi: Tommaso Campanella. Nato a Stilo, divenne frate domenicano, filosofo e poeta, protagonista di vicende burrascose successivamente al suo soggiorno ad Altomonte. Celebre per “La Città del Sole”, scrisse la sua prima opera, “Philosophia sensibus demonstrata”, nel Convento Domenicano di Altomonte nel 1591, ribadendo la sua adesione al naturalismo di Telesio.

Inoltre se desideri un’escursione nella natura circostante, le opzioni sono varie. Altomonte si trova alle pendici del Massiccio del Pollino e offre la bellezza verde del Parco del Farneto, un bosco comunale con al centro un laghetto e un’area picnic attrezzata.

Non a caso, Altomonte è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia e rappresenta una meta turistica sempre più richiesta.

Molte agenzie matrimoniali offrono pacchetti completi per celebrare matrimoni in questo borgo pittoresco, tra cui la possibilità di scegliere tra diverse location come la chiesa di San Francesco di Paola o il Castello normanno.

Insomma, Altomonte è il luogo ideale per coronare il sogno di un matrimonio romantico in un contesto storico ed elegante.

Viaggiare alla scoperta dei borghi della Calabria è un’esperienza che non delude mai. Ogni paese ha la sua storia, le sue tradizioni e i suoi tesori nascosti da scoprire. Altomonte, il borgo dei matrimoni, è solo uno dei tanti esempi di come la Calabria possa sorprendere e affascinare i suoi visitatori. Questo viaggio non solo permette di conoscere meglio il patrimonio culturale della regione, ma anche di apprezzare la bellezza naturale dei luoghi e la genuinità delle persone che vi abitano.

Viaggiare per i borghi della Calabria significa immergersi in una realtà autentica e ricca di storia. Una riflessione interessante potrebbe essere quella di pensare a come queste comunità riescono a preservare le loro tradizioni e il loro patrimonio culturale in un’epoca di globalizzazione e omologazione culturale.