Il Team:

Siamo un gruppo di ragazzi che amano la propria terra e  hanno una grande passione in comune, la fotografia.

Vincenzo

Conosciuto sui social come Gabrylux, sono una persona costantemente alla ricerca della magia. Mi piace prendere nota della natura, dei luoghi e delle persone che mi circondano, cercando di non perdere la bellezza della vita, sia durante un viaggio in luoghi stranieri che con gli occhi aperti per le meraviglie di casa.

Giusy

Economista ma appassionata di fotografia e ambiente, di animo super wild, sfido la logica per raggiungere attraverso gli scatti emozioni profonde e intrinseche nei luoghi.

Matteo

Studio fotografia alla Foto scuola Lecce e mi piacerebbe saper essere un fotoreporter.

Cosa facciamo:

Quello che facciamo riguarda l'arte, i luoghi, le persone e le loro vite ed è ciò che rende ogni storia raccontata avvincente e del tutto unica.

L'arte, per come la vediamo, comunica qualcosa dell'esperienza umana. In quanto tale, ogni opera è una storia e cattura l'essenza delle persone e dei luoghi di cui parla.Ognuno è sorprendente, bello e assolutamente unico.Il nostro approccio allo storytelling si concentra sull'esperienza della realtà nel modo più diretto, eliminando ciò che non è necessario per creare arte.Amiamo essere parte di un progetto, un evento o uno shooting che resterà impresso nella vostra vita per sempre.Non vediamo l'ora di documentare nuove storie, in nuovi posti entusiasmanti.

Cosa succede quando combini un luogo incredibile, antico e immerso nella natura? – Grazie all’aiuto di Francesca Cottone con le sue creazioni, alle modelle, alla makeup artist e all’hair stylist abbiamo creato tutto ciò!

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Castiglione di Paludi. Il nome del piccolo paese delle propaggini orientali della Sila Greca, Paludi, situato nei pressi di Rossano, è indicato sin dal periodo bizantino come zona di antichità. Sulla fascia collinare pedemontana del centro agricolo, alla sinistra della Valle del Trionto, l’antico Traens, in contrada Castiglione, possiamo visitare il Parco archeologico regionale di una misteriosa città bruzia ellenizzata del IV secolo a.C. Per alcuni studiosi la Temesa Jonica, per altri la Quarta Sybaris. Nel parco restano in bella mostra edifici d’incerta destinazione. Con colonne doriche e capitelli, quello che rimane del complesso teatrale del periodo ellenistico (IV secolo a. C.) ed altre imponenti reliquie archeologiche, in parte già note alla popolazione locale, e in parte scoperte dal 1946. Tra i reperti recuperati a Castiglione, di notevole importanza è l’iscrizione frammentaria greca, contenente la prima menzione scritta della Sybaris achea.

Castiglione di Paludi e i Brettii

Emerge nella Lunga terra bruzia un nuovo popolo composto da più genti: invasori italici di stirpe sabellica, affini ai lucani; enotri, pastori e boscaioli dell’aspra regione silana, meno accessibile all’influenza greca delle città italiote e perciò rimasta in una fase poco progredita di cultura; elementi illirici penetrati dalla Iapigia, che intorno alla metà del secolo IV costituiscono una confederazione indipendente, quella dei Brettii, con capitale Consentia. È commistione di usi e culture tra i greci e l’ethnos italico, con i Brettii ,che si adattano alle forme di vita sociale e politica dei greci.

Il teatro greco

All’interno del Parco archeologico, non distante dall’ingresso, sono visibili i ruderi del teatro semicircolare, parzialmente intagliato nella roccia, e di strutture rettangolari di incerta identificazione. Le città italiote del Bruzio, agitate da contese sono assalite, e poi distrutte. Assoggettate, da un’altra potenza, che sorge contemporaneamente in Italia, più forte di loro. All’epoca della seconda guerra punica, colonie greche indipendenti in Italia non ne esistono più.

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